mercoledì 16 ottobre 2013

GLI AMICI IMMAGINARI

"Il compagno immaginario, è il segno di una straordinaria capacità creativa dei bambini e insieme di una grande intelligenza. Uno degli stereotipi più comuni vuole che i bambini che si inventano amici immaginari, lo facciano perché si sentono soli, perché non hanno fratelli o sorelle né amici con cui giocare o magari perché i genitori hanno problemi tra loro. Soli timidi o troppo introversi per fare amicizia con gli altri, si ritrarrebbero in una dimensione immaginaria vivendo una vita parallela e quasi virtuale ma consolatoria e tranquillizzante........ "
                 


A un momento  "vita parallela e quasi virtuale".............?!

Jean Piaget (1945), attribuisce al Compagno Immaginario, un ruolo di notevole importanza nel periodo dell’evoluzione sociocognitiva, attribuendogli una serie di funzioni: consolatoria, compensoria, moralizzatrice genitoriale, di stimolo e rassicurazione.

 Non esiste un momento preciso dell'infanzia, dicono gli studiosi, nel quale questi personaggi della fantasia vengono inventati; arrivano all'improvviso, rimangono con il piccolo per un tempo imprecisato e, un bel giorno, senza preavviso, se ne vanno.

 " negli ultimi anni gli amici immaginari sembrano in calo", afferma Tilde Giani Gallino, " colpa della televisione, che fornisce storie belle e pronte, rendendo più difficile esercitare la fantasia"


Comunque la domanda resta aperta - avere un personaggio immaginario nella prima infanzia, un compagno di gioco speciale "in esclusiva solo per te" stimola la fantasia o dimostra un rifiuto della realtà , più una fuga che una vera partecipazione......A voi le ipotesi!

                 
                 






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